La III edizione del Festival dei giovani dell’Appennino non è altro che il risultato di una grande scommessa. Certamente, quando tutti noi ci preparavamo ad affrontare la I edizione, nessuno si sarebbe mai aspettato che saremmo arrivati al terzo anno, nonostante il minimo comune denominatore facesse capo a tanta passione, dedizione e consapevolezza.
Ci siamo giocati il tutto per tutto.
Quello di sabato 5 agosto 2023 è stato un giorno intenso e strabordante di emozioni racchiuse nell’avvolgente Piazza dell’Orologio, pronta a cingerci in un abbraccio nelle ore pomeridiane quando l’angoscia ha preso il sopravvento a causa di un temporale estivo stravolgente.
È stato poi grazie ad un incredibile arcobaleno che – facendosi spazio fra le plumbee nuvole e impreziosendo il paesaggio collarmelese – il Festival ha ripreso accompagnato dalle magiche note dell’arco multicolore.
Le delegazioni giovanili intervenute nel corso della giornata sono state 11, provenienti da Abruzzo, Lazio, Sicilia, Toscana e Umbria: Castiglione a Casauria (PE), Cese (AQ), Colledimezzo (CH), Corvaro (RI), CSV Abruzzo, Ferrovia dei Parchi (AQ), Montagna Fiorentina – Pratomagno (FI), Rete Rifai (AG), Serramonacesca (PE), Una regione per restare (PG), Villavallelonga (AQ). I momenti di condivisione e confronto sono stati molteplici, incentrati su progetti, opportunità, crescita e speranza.
Anche svariati intermezzi si sono susseguiti durante l’intero evento, fra i quali Hwal Moo Do, Coexistentia, ASD Majorettes, Guferia, Vitamina Circus, Carbò Dance Center, La Contea Gentile e i Mobili Trignani. Non sono mancati neppure quest’anno i numerosi stands enogastronomici e culturali, oltre che quelli dei nostri partners e di diverse associazioni abruzzesi.
A conclusione della serata, il Duo Bucolico ci ha fatto ballare con i loro brani in cui la musica si fonde col comico, dando vita a uno spettacolo super coinvolgente e originale.
Il duo ha succeduto l’ospite d’eccezione Carlo Cottarelli, che ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “I divari territoriali e le sfide delle nuove generazioni”. A conferma che il professore ha illuminato Piazza dell’Orologio e destato l’attenzione di più generazioni, c’è stato l’applauso fragoroso del pubblico a fine intervento, assieme a varie domande poste all’economista.
Se dovessi racchiudere quella della III edizione in due parole, direi montagne russe. Le oscillanti previsioni metereologiche hanno traghettato lo stato umorale in un’altalenante giostra di emozioni che, a terra nel pomeriggio, sono ripartite più forti di prima nelle ore seguenti.
Non è mai facile raccontare in poche righe un evento così sentito e così autentico, soprattutto se a raccontarlo sono le nostre voci. Le voci di ragazzi che quella scommessa non solo l’hanno accettata e affrontata, ma l’hanno anche vinta.
Dora Cichetti